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I consigli della nonna

"Il costo di un abito è in funzione della sua durata, ma non in anni di vita, bensì in ore di uso effettivo."
 

   La lista dei capi indispensabili per un corredo da donna ricavata da  un autorevole trattato di economia domestica del 1953

 


 

 

 

 

 

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nel 1953 si diceva:

L'acquisto degli abiti ci pone dinanzi a problemi difficili, poichè il vestiario deve soddisfare a condizioni che sembrano contraddirsi vicendevolmente.
Da una parte gli obblighi sociali, le convenzioni mondane, le esigenze estetiche e della moda portano alla moltiplicazione delle categorie dell'abbigliamento e alla rapida riforma di ciò che non vi corrisponde, dall'altra parte il senso dell'economia comanda la riduzione del numero di abiti e il loro uso prolungato fino a consumo completo.

I fattori principali che determinano la scelta di un abito sono contraddittori e crearsi un guardaroba soddisfacente è un'arte che consiste nel mettere d'accordo aspetti in apparenza inconciliabili.

Il prezzo di vendita di un abito ha un'importanza relativa, che dipende soprattutto dalle disponibilità economiche di ciascuno, mentre il costo effettivo è in funzione della sua durata, ma non in anni di vita, bensì in ore di uso effettivo.

Ora, la durata di un abito è subordinata, in linea di principio, alla sola resistenza all'usura; ma in realtà dipende anche, in proporzioni variabili a seconda dei luoghi e classi sociali, dalle sue possibilità di difendersi contro il tempo e i cambiamenti della moda. E' dunque necessario considerare non solo il valore commerciale di un abito, ma l'uso che se ne dovrà fare. 

La vestaglia che molte donne portano due o tre ore al giorno, per la toeletta del mattino e delle sera, per certi lavori di casa, cure ai bambini, ecc. sfugge, nelle classi medie, alle esigenze sociali e può essere portata parecchi anni, quando sia stata scelta di modello classico e tessuto resistente. Si potranno per esempio calcolare a suo riguardo da 2500 a 3000 ore di uso. Il tailleur classico, il soprabito, il cappotto pesante devono avere, anch'essi, un rendimento considerevole. L'abito che un impiegato indossa duecentosettantacinque giorni all'anno per dodici ore al giorno, potrà servire due anni, cioè 6600 ore circa.

Lo smoking, l'abito da sera verranno portati assai meno, poichè passano di moda prima di essere consumati, nè si potrebbero indossare, dato l'uso a cui sono destinati, quando sono visibilmente vecchi o sciupati. Poichè richiedono un tessuto fine, il loro costo effettivo è in generale elevato.

Un capo di vestiario, sia abito o mantello, da 60.000 lire, usato per 6.000 ore, il cui costo all'ora è quindi di 10 lire, è meno caro di quello da 20.000 lire che si porterà 60 o 80 volte e di conseguenza costerà 330 o 250 lire all'ora.

La valutazione della durata di un vestito sotto questo aspetto, e non sotto quello della sua resistenza all'usura, è eminentemente personale. Non è possibile proporre a questo riguardo regole valide per tutti, ma soltanto principi assai generali.

 

dunque per il piumino invernale che porto dieci ore al giorno per quattro mesi che cifra dovrà stanziare?

 

Elementi di un corredo.

In un guardaroba bisogna distinguere fra i capi di uso corrente che ne costituiscono la base, e quelli di capriccio che permettono di rispondere alle varie sollecitazioni della vita sportiva, mondana o sociale.

Gli elementi di base che devono essere indossati un grandissimo numero di ore nelle circostanze attive della vita quotidiana, sono soggetti a molteplici cause di logorio: movimenti del corpo, secrezioni del corpo, pulizia, agenti atmosferici, contatto con agenti distruttivi (rovi, fil di ferro, liquidi acidi o caustici, calore del ferro da stiro, del forno, ecc.) Bisogna dunque che siano di buon taglio (per aderire al corpo ed evitare strappi), di tessuto di ottima qualità e di modello sobrio e classico.

Per provvedersi di questa categoria di abiti (cappotti, soprabiti, tailleurs, completi, abiti da strapazzo) occorre mettere in bilancio una somma rilevante, pochè la scelta di un abito di tessuto e taglio mediocri sono un'economia solo illusoria. Il principio di economia vera è infatti questo: quanto più un vestito dovrà essere portato tanto maggiore sarà la somma da stanziare per il suo acquisto. 

Nella scelta dei modelli e dei tessuti ognuno dovrà tenere conto del proprio genere di vita: non sottane pieghettate dietro o troppo tese per l'impiegata che deve rimanere seduta tutto il giorno; non maniche lunghe e strette per la madre di famiglia che deve poterle rimboccare facilmente quando si occupa dei bambini o di qualche lavoro domestico; non il nero, tanto facile a sporcarsi, per chi maneggia continuamente libri, ecc.

Gli elementi di capriccio, destinati a un uso più ridotto esigono una spesa minore. Per gli uomini si riducono agli accessori e a qualche capo estivo, perchè non sarebbe il caso di lesinare sull'abito da sera o da cerimonia che ne risentirebbe in modo penoso. Per le donne l'abilità l'ingegnosità e il gusto sono i fattori predominanti in questo campo. Bisogna cercare di armonizzare forma e colore degli accessori o di capi trasformabili, poco costosi, ai capi base del guardaroba.

 

CORREDO DA DONNA


Indispensabili
Un impermeabile, preferibilmente di lana o seta impermeabilizzata che può servire come soprabito da mezza stagione.
Un mantello sportivo, per tutte le stagioni.
Un tailleur classico, di tinta scura o neutra se è l'unico.
(N.B. questi tre pezzi fondamentali del guardaroba possono durare, come media, quattro o cinque anni).
Un cappotto invernale, che deve armonizzarsi con tutti gli abiti o gonne.
Due gonne, una pieghettata o che faccia lo stesso uso e una classica, che può essere quella del tailleur, questa scura, di tinta unita e l'altra di colore fantasia.
Due maglioni di lana, uno scuro e uno fantasia.
Due camicette, una da uomo e l'altra fantasia.
Due abiti estivi lavabili.
Un farsetto di lana a maglia.
Un feltro classico.
Un paio di scarpe sportive.
Un paio di scarpe eleganti.
Un paio di scarpe estive.
Un paio di pantofole o di scarpe da casa.
Un paio di guanti di pelle scura.
Due paia di guanti di lana.
Due paia di guanti di filo lavabile.
Quattro paia di calze.
Due paia di calzini.
Due busti o reggicalze.
Tre reggipetti.
Tre pagliaccetti indemagliabili.
Quattro paia di mutandine.
Ventiquattro fazzoletti (si rinnova la mezza dozzina ogni due anni)
Due grembiuli o vestaglie da lavoro lavabili

A questo guardaroba si può aggiungere:
Un cappotto elegante.
Una pelliccia (mantello di pelliccia o cappotto foderato di pelo)
Un tailleur fantasia elegante (oppure due pezzi o abito a giacca)
Un abito di lanetta leggera.
Giubbetti, bluse, ecc. di maglia secondo le possibilità
Abiti da pomeriggio, da pranzo e da sera, secondo la situazione sociale e le possibilità economiche).
Una vestaglia invernale.
Una vestaglia estiva.
Biancheria elegante: tre completi di seta pura: sottoveste + reggipetto + mutandine.
Tre pigiama o camicie da notte eleganti.
Un paio di scarpe da sera.
Uno scialletto o liseuse per la notte.
Un paio di guanti lunghi, di pelle.
Sei paia di calze fini
Uno o due cappelli eleganti da pomeriggio.
Fisciù sciarpe, cinture e fronzoli vari secondo le possibilità